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пятница, 2 января 2015 г.

L'Italiano // Conversazione // II anno // il Natale in Italia

Il Natale in Italia
In Italia è la festa delle famiglie, e soprattutto dei bambini. E` la festa più importante dell’anno: le famiglie si  riuniscono, anche i parenti che abitano lontano tornano a casa, se è necessario affrontano lunghi viaggi per festeggiare insieme. Le scuole chiudono per due settimane, gli uffici e le imprese invece restano chiusi solo due giorni: il 25 dicembre, giorno di Natale. e il 26, giorno di s.Stefano (detto anche «natalino»).
Fra parenti e amici più stretti è comune abitudine, per Natale, scambiarsi dei regali: negli ultimi giorni che precedono la festa folle di clienti affollano i negozi, una vera frenesia dell’acquisto si diffonde nelle città.
Alcune famiglie si riuniscono la sera della vigilia, il 24 dicembre; molti inoltre, a mezzanotte, assistono nelle chiese alla messa di navità. La maggior parte delle famiglie, però, festeggia il giorno 25, a tavola, con un lauto e abbondante pranzo: i piatti natalizi tipici sono molti, diversi da regione. Il primo piatto può essere della pasta fatta in casa, come le tagliatelle, o della pasta in brodo, come i tortellini, ma si possono mangiare anche lasagne, ravioli; il secondo è in genere un arrosto, spesso di tacchino, a volte di porchetta (o porcellino da latte); i dolci tipici natalizi sono invece il panettone, il pandoro, il torrone, i struffoli, ecc.








L"italiano // Conversazione // II anno // La lezione d'italiano

scuola, diploma di maturità, istituto, università, facoltà, laurea, lezione, corso, lavagna, quaderno, libro, penna, maestro, 

studente: studioso, pigro, lavora sodo, ha i buoni punti, attivo, bravo, capace per, abile, indifferente/ interessato;

insegnante: esigente, indulgente, severo, buono, serio, simpatico/antipatico, perito 

lezione: interessante, noioso, passionnante, banale; 
ritmo/orario: faticoso, rilassante, stancante, buono; 
  
molto, tropo, poco, vocabolario, libro, quaderno, penna, mattita, grammatica, fonetica, lettura, ascolto, difficile, facile, lavagna, srudiare, università, istituto, campanello, domanda, risposta, decano.

Essre libero, essere impegnato, essre assente, essere presente, fare gli esercizi, mettere I punti, avere molti impegni, avere da fare, lingua melodiosa, correggere, correzioni, scrivere, leggere, mostrare, ascoltare, domandare, rispondere, arrivare in ritardo/ in anticipo, destare la curiosita.


L"Italiano // Conversazione // II anno // il mio tempo libero

Lessico: 
ferie, festivo, amici intimi, venire da, stare a casa, cantare, ballare, dipingere, leggere, gardare la TV, ascoltare musica, escere con, giocare, calcio, fare delle gite, giro, passegiare, passegiata, andare in bicicletta, fare il tekking, ammirare, arrampicare,  godere, natura, montagne, CD, cinema, teatro, viaggiare, vista da mozzafiato, luogo da sogno, splendid, magnifico, spetaccolare, togliere il respiro, di solito, di mattina, di sera, nel pomeriggio, a mezzagiorno, restare in città, andare al mare, andare al lago, fine settimana, andare a ballare, andare in discoteca, d’accordo, perché no, certo,  con piacere,  una bella idea, ottimo, volontieri, dispiace, purtroppo, che ne dici di., fare le spese, andare insieme, mangiare la pizza, una mostra d’arte moderno, tempo libero, vacanze, andare in vacanza, passare le vacanze.Lessico: 

Dialogo: 

Un giorno Paolo telefona alla sua amica Isabella:
Paolo: -Ciao, Isabella, come stai?
Isabella: -Bene, grazie.
Paolo: -Cosa fai di bello stasera?
Isabella:-Nulla di speciale.
Paolo: -Vuoi uscire con me?
Isabella: -E dove possiamo andare?
Paolo: -Non so, ad esempio possiamo andare al ristorante cinese.
Isabella: -No, al ristorante no. Non ho fame, e poi costa troppo, e tu non hai molti soldi, poverino…
Paolo: —Allora andiamo al bar, così beviamo qualcosa e parliamo un pò.
Isabella: — È meglio di no, al bar c’è sempre confusione e io stasera ho mal di testa.
Paolo: -Forse allora vuoi fare due passi nel parco.
Isabella: -No, non voglio, perchè piove e lì è tutto bagnato.
Paolo: -Allora cosa vuoi fare?
Isabella: -Sai cosa possiamo fare? Se tu mi accompagni, possiamo andare insieme al centro commerciale. Ho bisogno delle scarpe invernali, di un cappotto, di una borsa di pitone, di una sciarpa, e di altre due o tre cosine… e dopo possiamo andare dal parrucchiere.
Paolo: -E io cosa faccio dal parrucchiere?
Isabella: -Puoi fare tante cose: puoi leggere una rivista, puoi guardare le piante, i quadri…
Paolo: -Beh, non è proprio un programma interessante.
Isabella: -Allora siamo d’accordo, ti aspetto alle cinque davanti al centro commerciale. Ah, dimenticavo: porta un pò di soldi, per favore, e anche la carta di credito.
Paolo: -Perchè?
Isabella: -Se pago io, cosa diranno nei negozi? Penseranno che sei il mio autista, o il mio cameriere.
Paolo: -È vero, hai ragione. Allora ci vediamo alle cinque.

Isabella: -Alle cinque davanti al centro commerciale. Ciao.

L"Italiano // Conversazione // II anno // La mia citta



Descrivi la tua città
Apro la finestra della mia camera che dà sulla mia città, Cesano Boscone. Nelle strade deserte passa furtiva qualche gatta che, silenziosa scompare lasciando sola la via. L’aria della solitudine aleggia fino all’apertura della mia finestra, come un veleno senza antidoto, ma io ci sono abituata e la conosco bene; per fronteggiarla basta guardare il cielo, un cielo limpido e infinito dove mi perdo, per quanto? Minuti, ore, giorni…ma gli alti grattacieli bloccano sempre la mia vista all’infinito: quei grigi mostri che hanno rubato la casa agli alberi e alla fresca erba verde per cui avevano dato il nome di Cesano Boscone a questa città, che ora rimane solo Cesano. Passa qualche persona e non ne riconosco una, in effetti, qui non conosco quasi nessuno, né mi interessa di conoscerne; la mia vera casa non è qui, ma nella mia scuola. Dopo tredici anni mi sento ancora estranea alle viette pavet che portano alla mia chiesa San Giovanni Battista, all’oratorio pieno di ragazzi che non conosco e che non emettono un suono al mio passaggio.
La mia città sembra avere quattro facce. D’inverno triste, vecchia, sporca; di primavera radiosa, profumata, dolce; d’estate occupata, assetata, lunatica e d’autunno pensierosa, imbronciata e  fastidiosa. Al cambiare dell’aspetto della città cambio anche io, come un cavallo che cambia direzione al comando del cocchiere: non ho più libertà. E cosa fare? Non posso scappare perché qui c’è la mia famiglia, non posso guardare in cielo perché me lo soffocano i palazzi, non posso far cambiare l’inverno in primavera quando voglio io. Posso solo sognare e disegnare le colline e scrivere delle campagne, posso correre in giardino e guardare i fiori, immaginandomi di essere nella foresta pluviale a saltare da una liana all’altra sperando che l’estate arrivi in fretta per andare al Creelone, il paesino di montagna dove ho la casa e il cuore.
Camminando per le vie un gruppo di ragazzi passa scherzando e tra una parolaccia e l’altra si divertono; gli uomini in giacca e cravatta parlano nell’auricolare e, in una corsa frenetica, vanno dove hanno tanta paura di fare tardi; delle signore portano dei malati sulla carrozzella a vedere la lugubre città che espone con tanta disinvoltura i resti di una casa in macerie e che non può che offrirgli un triste, malinconico sorriso. Ma non è sempre così: Cesano si comporta diversamente ogni volta che la vedo. Una volta mi dona tristezza nell’opaca nebbia, una volta mi dona sollievo al caldo chiaror del sole, una volta mi sorprende con vie ancora sconosciute e con persone che mi salutano con gli occhi senza sapere chi sono, una volta mi dona amicizia nella calura dell’oratorio feriale e una volta mi dona amore in un angolino del parco baciato dai petali degli alberi di pesco. Ti ringrazio per ogni momento dato, Cesano, anche se qualche volta ti odio tanto perché io sogno i prati, le colline e l’aria fresca che qua viene soffocata dalla noia di giornate uguali davanti alla mia finestra che guarda la città di pietra, anzi, d’asfalto.


L'Italiano // Conversazione // II anno // Il mio appartamento

Lessico: 
stanza, camera, arredamento, armadio, guardaroba, comodino, cassettiera, cornice, finestra, vitro, davamzale, divano, poltrone, sedia, lampadino, lampadio, mensola, letto, mobile, salotto, camera da letto, tapetto, tapezzaria, cuccina, forno, fornello, frigo, frigorifero, lavandino, lavapiatti, pavimento, parquet, carta da parati, parete, soffitto, soggiorno, bagno, doccia, lavatrice, lavabo, asciugamano, asciugacapelli, dentifricio, radiatore, specchio,  riscaldamento, termosifone, presa, interuttore, tra, su sopra / sotto, dietro / davanti a, a destroy / a sinistra, inrorno a. 


Testo: Il mio appartamento

Poco tempo fa ho comprato un appartamento. Si trova vicino al centro di Roma in un edificio grazioso e antico. L’appartamento è al quinto piano, ma non è necessario salire a piedi perchè c’è l’ascensore. Questo è molto comodo, ma preferisco tuttavia fare a meno dell’ascensore.
Sono molto contento della mia nuova casa. È dotata di tutto il necessario per la vita: il gas, la luce, il riscaldamento centrale. L’appartamento non è molto grande, ma almeno ci sono due camere da letto, la sala, il tinello, la cucina e il bagno. Le finestre danno su un piccolo giardino che è molto bello di primavera perchè rose, tulipani, dalie e narcisi sono in fiore.
L’appartamento non è ancora ammobiliato e perciò devo comprare tanti mobili: un divano, qualche poltrona, scaffale, delle sedie. Anche non ha televisore e computer. Per il bagno bisogna trovare la lavatrice e per la cucina — la lavapiatti. Per pulire tutti i tappeti mi occorre un aspirapolvere. Vuoglio ornare tutte le stanze di carta da parati.
Quando tutto sarà pronto, inviterò tutti i miei amici per bagnare l’inaugurazione della nuova casa.

L'italiano // Conversazione // II anno // Carattere della persona

carattere


onest
sincero
incorruttibile
inimitabile
riservato
timido
modesto
discreto
indiscreto
irrettabile
loquace
rozzo
insolente
inpertinente
impenetrabile
adirato
severo
irritato
benevolente
coscienzioso
correzzevole
dolce
tenero
sensibile
delicato
affabile
amichevole
premuroso
socevole
insensibile
duro
crudele
invidioso
sarcastico
presuntuoso
superbo
mediocre
pieno di amor proprio
zelante
volonteroso
vorace
vulnerabile
voluttuoso
volitivo
volgare
vizioso
violento
virtuoso
villano
virile
vanitoso               
vigliacco
venale
meticoloso
ordinato
rubizzo



L'Italiano // Conversazione // II anno // Aspetto fisico

Osservazioni generali

statura (di alta statura, di bassa statura, di media statura, alto (basso, medio ) di ~)


alto
gigantesco
lungo (capelli ~, barba ~)
spilungone
medio
basso
nano
corto (~ di gambe)


corporatura


tutto muscoli
muscoloso
mostrare le costole
gli si vedono (si contano) le costole
gnocco
ben fatto
magro
grasso
grassetto
grassone/a
grassotto
obeso
esile
sottile
mingherlino
snello
robusto
ben piantato
tozzo
sproporzionato
proporzionato


Parti del corpo


testa
mano
gamba
polso
dito (le dita)
ginocchio
calcagno
caviglia
polpaccio
gomito
braccio
ciglio (le ciglia)
labbro (le labbra)
sopracciglio
costola
naso
occhio
capelli
orecchio
collo
pancia
palma
cervello
cranio
dorso
pancina/o
spalla
anca
coscia
bocca
vita
schiena
fronte
avambraccio
gengiva
pollice
sangue
scapola
indice
medio
anulare
mignolo
alluce
zigomo
vescica
gusto
odorato
tatto
udito
vista
esofago
fianco
guancia
intestino
bronchi
lingua
mandibola
narice
natica
nervo
pupilla
palpebra              
palato
ascella
capello
unghia
vena
tetta
treccia
torso
tempia
mascella
mento
nuca
petto
seno
piede
scapola
spina dorsale
colonna vertebrale
torace
dente
gola
fegato
cuore
rene
stomaco
polmone
milza





Osservazioni particolari

capelli


crespi
lisci
morbidi
ruvidi
sciolti
pettinati
spettinati
tagliati
lunghi
corti
profumati
incolti
folti
radi
bruni
biondi
castani
neri
grigi
rossi
bianchi
brizzolati
calvo
pelato
pelare
capellone
capelli a zero
pettinatura
capigliatura



Aveva una massa di capelli neri e secchi che gli ricadevano sui due lati della faccia aalungata, come un cespuglio morto per mancanza di nutrimento.
occhi


a mandorla
piccoli
grandi
azzurri
castani
chiari
grigi
neri
verdi
espressivi
sbarrati
limpidi
maliziosi
penetranti
sereni
accesi
brillanti
ardenti
affettuosi
miti
dolci
buoni
innocenti
materni
malinconici
assonnati
indolenti
indifferenti
burberi
tristi


ciglia, sopracciglia


folte
rade
lunghe
corte
sottili
di colore ...


faccia (una faccia che chiama pugni); viso (sbiancarsi in viso)


bella
brutta
dire in faccia
aperta, franca
da funerale
allungata
grossa
arcigno
rubiconda
fresca
abbronzata
pallida
magra
con fossette
affilata
incartapecorita
con rughe
rugoso
asciutto
con zigomi


barba


a punta
a pizzo
fluente
a spazzola
a collare


baffo (ridere sotto i baffi, buttare giu’, farsi venire, da leccarsi i baffi)
basetti
naso


affilato
adunco
aquilino
a becco di civetta
a uncino
arricciato
camuso
lungo
rosso
paonazzo
rubicondo
incipriato


bocca (~ che arriva alle orecchie; fare le bocche)


a becco di gallina
generosa
aperto
storto
larga
piccola
piccoletta
ben disegnata
sdentata


labbra
labbrone
sottili
grosse
lisce
vermiglie
voluttuose
orecchi


piccoli
grandi
grossi
a sventola


salute (essere pieno di salute; pensare alla salute)


di ferro
florida
delicata
cagionevole
malferma
salute da vendere

L'Italiano // Conversazione // II anno //La nostra giornata

spesa покупка
far la spesa делать покупку
*mentre в то время как…
marito муж
fresco свежий
burro масло
latte молоко
formaggio сыр
fare il caffe делать кофе
preparare готовить
frittata яичница
patata картошка
patate fritte жаренный картофель
bimbobimba ребенок (девочкамальчик)
compito обязанность
lavare мыть
lavare i piatti мыть посуду
rifare il letto застилать кровать
spolvere i mobili вытирать пыль с мебели
aiutareпомогать
lucidare натирать (пол)
pavimento пол
giardino сад
giardino d’infanzia детский садик
di solito обычно
giocare играть
avere fame быть голодным
prendere qualcosa per la cena купить что-то на ужин
rosticcena кулинария (магазин)
vicino рядоим, соседний, ближайший
costoletta (di maiale) отбивная котлета (свинная)
polpetta котлета
apparecchiare la tavola накрывать на стол
disporre раскладывать, класть
forchetta вилка
coltello нож
cucchiaio ложка
mettersi a tavola садиться за стол
verso около
dopo после
dopo cena после ужина
passeggiata прогулка
fare una passeggiata идти на прогулку
mensa - обеденный стол, трапеза, столовая (mettersi a mensa — сесть за стол, sedere a mensa — трапезничать, mensa universitaria — столовая в университете)

La nostra giornata
Ogni mattina prima di andare al lavoro dobbiamo far la spesa. Mentre mio marito va a comprare del pane fresco, del burro, del latte, del formaggio, io faccio il caffe, preparo una frittata o delle patate fritte. I nostri bimbi sono ancora piccoli, ma hanno gia i loro compiti: lavano i piatti, rifanno i loro letti, spolverano i mobili, aiutano a lucidare i pavimenti. Alle otto tutti usciamo di casa. Mio marito va in fabbrica, io in ufficio ed i bimbi al giardino d’infanzia. Ceniamo tutti alla mensa a casa di solito alle sei e mezzo (6:30), i bimbi restano nel cortile a giocare, perche non hanno fame, mentre io vado alla rosticceria vicina per prendere qualche cosa per la cena: delle costolette di maiale, delle polpette, del prosciutto. Mio marito apparecchia la tavola: dispone piatti, forchette, coltelli, cucchiai e lava la frutta. Ci mettiamo a tavola verso le sette e mezzo (7:30), accendiamo la radio o la televisione, dopo la cena prendiamo del te e del caffe. Alle nove precise i bimbi vanno a letto. Noi usciamo per fare una passeggiata o andiamo al cinema. Alle undici o a mezzanotte andiamo a letto anche noi.
*Что касается наречия mentre — в то время как, то оно требует действия, употребляется только перед глаголом, а его аналог durante — в то время как, употребляется в свою очередь перед существительными. Например:
Mentre facciamo la passeggiata. - В то время как мы гуляли.

Durante una passeggiata. - В то время как мы гуляли.

L'Italiano // Conversazione // II anno // La famiglia

La famiglia
Parenti – кровные родственники
Affini – некровные родственники
Parentela – родство
Papà/Padre – папа, отец
Mamma/Madre –мама, мать
Genitori – родители, в некотрых случаях можно употреблять в значении «отцы» (отцы и дети – genetori e figli)
Patrigno - приемный отец, отчим
Marito – муж, супруг
Moglie – жена, супруга
Figlio – сын
Figlia – дочка
Nuora — приемная дочь
Figliastro — пасынок
Fratello – брат
Sorella – сестра
Sorellastra – сводная сестра
Fratellastro – сводный брат
Cugino – двоюродный брат, кузен
Cugina –двоюродная сестра, кузина
Zio – дядя
Zia – тетя
Nipote – племянник(-ца)
Pronipote – правнук, внучатый племянник
Nonno – дедушка
Nonna – бабушка
Bisnonno – прадедушка
Bisnonna – прабабушка
Cognato — деверь (брат мужа); зять (муж сестры); шурин (брат жены); свояк (муж свояченицы)
Cognata – тоже самое, только для девушки.
Suocero – зять, свёкр
Suocera – теща, свекровь.
Ceppo paterno – род по отцу
Ceppo materno – род по матери
Matrimonio – брак, замужество.
Divorzio – развод, расторжение брака
Famiglia difatto – так называемый гражданский брак, «семья по факту». Живут вместе, но не зарегистрированы.
Singles – английское слово, означает одиночки. Взрослые люди, не состоящие в отношениях.
Figli germani – дети из полноценных семей, рожденный в браке.
Figli naturali – дети, рожденные до брака.
Stato di famiglia – семейное положение
Fare le domande:
(Tu) Sei figlio unico? – Ты единственный сын?
(Tu) Sei figlia unica? – Ты единственная дочь?
Обратите внимание, что если вы используете не инфинитивный глагол, то личное местоимение указывать необязательно.
Tu hai fratelli o sorelle? – У тебя есть братья или сестры?
Возможный ответ:
1.     Si  ho due fratelli e tre sorelle. – Да, у меня есть 2 брата и 3 сестры.
2.     No sono figlio unico. – Нет, я единственный ребенок.
 Hai figli? – У тебя есть дети?
Возможный ответ:
1.     Si, ho due figli. – Да, у меня двое детей.

2.     Ho senza figli. – У меня нет детей.